Alcuni dati che rendono l'idea di cosa è diventata la mia bimba:
Peso: con tutti i liquidi, lubrificante e € 15 di benzina 171kg!
Quote ciclistica: N.D. (forse è meglio così...)
Potenza massima: la moto parte con 86cv di fabbrica + scarico e ritocchini vari conto almeno su 90cv
La moto è agilissima e guidabilissima, assetto molto più basso dell'originale quindi anche interasse ridotto...
...Ma nn è finita qui!
sabato 14 novembre 2009
domenica 23 agosto 2009
Cervello insano in corpo insano!!!
Ci vuole pazzia per fare certe cose, bisogna essere matti, ma matti proprio, quella follia tra le peggiori, malattia mentale pura...
Alla fine di una giornata come questa è la conclusione a cui sn arrivato: non si puo testare un mezzo PERICOLOSO sulle strade aperte al traffico tra i tornanti di montagna con un assetto precario ed un motore poco affidabile...
Bisogna essere matti dicevo a cercare il limite della moto, correre sotto un temporale estivo, spinegerla quando il motore nn pesca benzina dal serbatoio (ancora non capisco perche faccia cosi...) e poi correre correre e correre ancora...urlare quando la moto fa paura, spalancare il gas quando la ruota slitta e non chiudere quando la ruota punta verso il cielo...
Ebbene questo è quello che ho fatto, questa è la conclusione a fine giornata: bisogna essere matti!
La moto va, va e anche bene, l'assetto è migliorabile ma per lo meno non tende a cadere a centro curva come prima, il motore urla forte il retrotreno è troppo leggero sbacchetta e perde spesso aderenza, ma la moto va...e va bene!
Tronato dal collaudo la moto riposava in garage, tra i suoi scricchiolii, ancora calda, forse ancora vogliosa di curve...
"Hai l'affidabilità di una moto d'epoca..." le ho detto, ho visto che l'ha preso come un complimento, ama farmi bestemmiare quando non pesca la benzina e tocca spingere, ama quando si svita tutto proprio appena prima di partire...cazzo questa moto secondo me parla...o sono solo io che parlo con lei!
...Forse è vero, forse sono matto...o forse solo un motociclista!
Alla fine di una giornata come questa è la conclusione a cui sn arrivato: non si puo testare un mezzo PERICOLOSO sulle strade aperte al traffico tra i tornanti di montagna con un assetto precario ed un motore poco affidabile...
Bisogna essere matti dicevo a cercare il limite della moto, correre sotto un temporale estivo, spinegerla quando il motore nn pesca benzina dal serbatoio (ancora non capisco perche faccia cosi...) e poi correre correre e correre ancora...urlare quando la moto fa paura, spalancare il gas quando la ruota slitta e non chiudere quando la ruota punta verso il cielo...
Ebbene questo è quello che ho fatto, questa è la conclusione a fine giornata: bisogna essere matti!
La moto va, va e anche bene, l'assetto è migliorabile ma per lo meno non tende a cadere a centro curva come prima, il motore urla forte il retrotreno è troppo leggero sbacchetta e perde spesso aderenza, ma la moto va...e va bene!
Tronato dal collaudo la moto riposava in garage, tra i suoi scricchiolii, ancora calda, forse ancora vogliosa di curve...
"Hai l'affidabilità di una moto d'epoca..." le ho detto, ho visto che l'ha preso come un complimento, ama farmi bestemmiare quando non pesca la benzina e tocca spingere, ama quando si svita tutto proprio appena prima di partire...cazzo questa moto secondo me parla...o sono solo io che parlo con lei!
...Forse è vero, forse sono matto...o forse solo un motociclista!
sabato 22 agosto 2009
Last updates
Ecco come si presenta oggi la mia Bimba:
Causa alcuni graffi (per mia negligenza) ho modificato leggermente la livrea facendola simile a quella della MV Agusta 312... la mia però vorrei marchiarla 213 (velocità che potrebbe raggiungere la moto)
Sto curando un po di contatti con alcune riviste specializzate per poterla pubblicare. Speriamo bene...!
Causa alcuni graffi (per mia negligenza) ho modificato leggermente la livrea facendola simile a quella della MV Agusta 312... la mia però vorrei marchiarla 213 (velocità che potrebbe raggiungere la moto)
Sto curando un po di contatti con alcune riviste specializzate per poterla pubblicare. Speriamo bene...!
domenica 21 giugno 2009
Oggi il caffe lo offro io...!
martedì 2 giugno 2009
...verso sera...
E' quando arriva la sera che certe cose riescono meglio: rilassarsi, pensare, leggere... e scrivere finalmente un post sul blog! Non ho abbandonato il progetto, anzi sono + avanti di quanto riesco a pubblicare oggi...
Ho finalmente verniciato tutte le sovrastrutture messo una mano pesante "all' espianto elettrico" come lo definisco io, sto spurgando l'impianto frenante anteriore, e ho fatto realizzare dal tappezziere la sella (molto ben fatta!)...
Per ora posso mostrare solo delle foto di un mesetto fa, ma con la promessa che a breve mettererò quelle definitive.
Spero vi piacciano...
Ho finalmente verniciato tutte le sovrastrutture messo una mano pesante "all' espianto elettrico" come lo definisco io, sto spurgando l'impianto frenante anteriore, e ho fatto realizzare dal tappezziere la sella (molto ben fatta!)...
Per ora posso mostrare solo delle foto di un mesetto fa, ma con la promessa che a breve mettererò quelle definitive.
Spero vi piacciano...
lunedì 20 aprile 2009
Espianto elettrico
Definizione:
IMPIANTO ELETTRICO
Con il termine di impianto elettrico ci si riferisce a quell'insieme di strumentazioni elettriche, meccaniche e fisiche atte alla trasmissione e all'utilizzo di energia elettrica.
ESPIANTO ELETTRICO
Eliminazione del superfluo ed ottimizzazione dell'impianto elettrico.
IMPIANTO ELETTRICO
Con il termine di impianto elettrico ci si riferisce a quell'insieme di strumentazioni elettriche, meccaniche e fisiche atte alla trasmissione e all'utilizzo di energia elettrica.
ESPIANTO ELETTRICO
Eliminazione del superfluo ed ottimizzazione dell'impianto elettrico.
domenica 29 marzo 2009
...ci siamo...ci siamo...ci siamo...quasi!!!
Ok ok ok... sono mesi che non scrivo e non pubblico nulla, ma non per questo i lavori si sono fermati.
Ho molto meno tempo da dedicare alla mia bimba e decisamente poco tempo per pubblicare post... ma scattate queste foto non ho potuto fare a meno di metterle qui!
al di la della tavoletta di legno che sorregge il codone x il resto è quasi tutto definitivo. Sto ultimando la strumentazione, ho messo le bende nere ai collettori (l'ha fatto il socio...), ho montato le pedane e lucidato forcellona e staffe reggi pedane. Ieri ho finito le staffe reggi faroe a breve porto tutto dal carrozziere...
Ho molto meno tempo da dedicare alla mia bimba e decisamente poco tempo per pubblicare post... ma scattate queste foto non ho potuto fare a meno di metterle qui!
al di la della tavoletta di legno che sorregge il codone x il resto è quasi tutto definitivo. Sto ultimando la strumentazione, ho messo le bende nere ai collettori (l'ha fatto il socio...), ho montato le pedane e lucidato forcellona e staffe reggi pedane. Ieri ho finito le staffe reggi faroe a breve porto tutto dal carrozziere...
martedì 3 febbraio 2009
Rizoma grips
sabato 24 gennaio 2009
Piastre o specchi?
La vita è fatta di grandi fatiche ma anche di piccole soddisfazioni...
Dopo un faticosissimo sabato pomeriggio passato in officina mi cade l'occhio sul banchetto...
Lì avevo appoggiato pochi minuti prima di spegnere la luce tutto quello che avrei dovuto riportare a casa...beh non ho potuto fare altro che fare un paio di scatti in notturna, il soggetto lo richiedeva proprio!
domenica 18 gennaio 2009
Dio benedica eBay!
Sono sempre stato un fanatico delle moto special, ho letto milioni di recensioni, comprato migliaia di giornali, studiato la maggior parte dei customizzatori del globo... una volta leggendo un articolo rimasi colpito da una critica fatta ad una moto completamente stravolta: "...Peccato le pedane siano rimaste quelle originali..." ; l'articolo mi lasciò perplesso, quasi segnato: se fossi stato io il customizzatore di fronte a questa critica sarei caduto in depressione. Mi ricordo benissimo che ho pensato che se la mia moto dovesse finire su un mensile una critica del genere l'avrei dovuta evitare. Ecco perchè durante una delle mie estenuanti ricerche su eBay mi sono imbattuto nell'inserzione che avrebbe cancellato questa critica dalla mia special:
"pedane per honda hornet 600 valter moto ergal racing"
Beh questi 2 gioiellini saranno nel mio garage entro la settimana corrente (spero!)
Dio benedica eBay!
"pedane per honda hornet 600 valter moto ergal racing"
Beh questi 2 gioiellini saranno nel mio garage entro la settimana corrente (spero!)
Dio benedica eBay!
martedì 13 gennaio 2009
Mi sembra di essere tornato ragazzino...!
A volte i ricordi scolorano nella mente.
Sarà il tempo che è passato.
Sarà un pò di malinconia che m'accompagna.
Chiudo gli occhi più forte e penso a te.
Rossa.
Eri rossa.
Con quel cilindro sabbiato.
E il tubozzo di scarico corto e cromato.
Una emozione che non tornerà.
Il mio primo giorno con te quando avevo pochi anni.
Le valvole che picchiettavano.
E gli scoppi innocenti del tuo pistone.
Come un cucciolo che abbaia.
Quattro tempi avevi.Proprio come le moto vere.
Ed io mi svegliavo la notte e correvo nella
rimessa a vedere che fossi sempre lì.
Avevo paura per te.
Avevo paura di tutto.
Ma quando correvamo verso il fiume,
sulle curve della statale,
mi sentivo grande.
Io non avevo più paura.
Il contachilometri segnava gli ottanta.
Le tue ruotine sottili giravano.
Velocissime.
I raggi brillavano nella luce.
E come era bello.
E come stavamo bene insieme.
Per ore a guardare il fiume che scorreva calmo.
E la vernice si scaldava al sole del tramonto.
La luce debole del tuo piccolo fanale illuminava
l'asfalto della notte.
Tornavamo a casa dolcemente.
Io ti pulivo un pò,prima di lasciarti sul cavalletto.
Con un sospiro chiedevo che venisse presto domani.
(Carlo Talamo)
Sarà il tempo che è passato.
Sarà un pò di malinconia che m'accompagna.
Chiudo gli occhi più forte e penso a te.
Rossa.
Eri rossa.
Con quel cilindro sabbiato.
E il tubozzo di scarico corto e cromato.
Una emozione che non tornerà.
Il mio primo giorno con te quando avevo pochi anni.
Le valvole che picchiettavano.
E gli scoppi innocenti del tuo pistone.
Come un cucciolo che abbaia.
Quattro tempi avevi.Proprio come le moto vere.
Ed io mi svegliavo la notte e correvo nella
rimessa a vedere che fossi sempre lì.
Avevo paura per te.
Avevo paura di tutto.
Ma quando correvamo verso il fiume,
sulle curve della statale,
mi sentivo grande.
Io non avevo più paura.
Il contachilometri segnava gli ottanta.
Le tue ruotine sottili giravano.
Velocissime.
I raggi brillavano nella luce.
E come era bello.
E come stavamo bene insieme.
Per ore a guardare il fiume che scorreva calmo.
E la vernice si scaldava al sole del tramonto.
La luce debole del tuo piccolo fanale illuminava
l'asfalto della notte.
Tornavamo a casa dolcemente.
Io ti pulivo un pò,prima di lasciarti sul cavalletto.
Con un sospiro chiedevo che venisse presto domani.
(Carlo Talamo)
Che bella malattia la Moto!
Forse è un incantesimo.
Forse m'hanno fatto la fattura.
Forse devo andare dal medico.
Forse lo trovo bravo.Il medico.
Forse mi guarisce.
Forse torno ad apprezzare la vita.
Forse capisco finalmente che il mondo corre avanti.
Forse scopro che non ci si può rintanare tra le braccia di tre quintali
di ferro e saldature.
Forse mi evolvo e mi intelligentisco un poco.
Forse lo faccio per davvero.
Forse lo faccio già domani.
Forse,invece me ne frego.
E continuo così.
A scuotere il culo su stò telaio senza sospensioni.
A godere di quanto sei nera.
A sbattermene di quelli che ti prendono in giro.
Che prendono in giro anche mè.
Continuerò a parlarti aspettando le tue risposte.
E continuerò a dirlo sapendo che nessuno mi crede.
Me ne fregherò di sembrare scemo o furbo.
E' il momento di essere chiari.Come sei chiara tu.
Credo sia il momento di tirare fuori quel che si è.
Anche se non piace.
Anche se convince solo pochi.
Me ne frego.
Me ne frego del target,delle masse, dei numeri,dei "pezzi" da vendere.
Io sono stupido.
Continuo a chiamarle persone.Continuo a chiamarle Motociclette.
Perchè a me le persone piacciono.
Perchè a me le motociclette piacciono.
Come mi piaci tu.Che sei così nera.
Che t'ho raccattata da sotto un camion tutta pesta dopo un incidente.
E non t'ho buttata via.Non t'ho venduta a pezzi.E non ti vendo
neanche adesso.
Sto assieme a te.
Me ne vado in giro per i viali di periferia quando fa buio.
E guardo i palazzoni con le finestre illuminate.
E sento le buche di questa città.
E penso che c'è qualcuno che crede in quel che dico.
E penso che mi sento meno solo.
Eppoi smetto di pensare perchè è tardi.
Fa freddo.
Sono in riserva.
L'inverno è cominciato.
Domani ti scalderò più a lungo prima di uscire.
Forse m'hanno fatto la fattura.
Forse devo andare dal medico.
Forse lo trovo bravo.Il medico.
Forse mi guarisce.
Forse torno ad apprezzare la vita.
Forse capisco finalmente che il mondo corre avanti.
Forse scopro che non ci si può rintanare tra le braccia di tre quintali
di ferro e saldature.
Forse mi evolvo e mi intelligentisco un poco.
Forse lo faccio per davvero.
Forse lo faccio già domani.
Forse,invece me ne frego.
E continuo così.
A scuotere il culo su stò telaio senza sospensioni.
A godere di quanto sei nera.
A sbattermene di quelli che ti prendono in giro.
Che prendono in giro anche mè.
Continuerò a parlarti aspettando le tue risposte.
E continuerò a dirlo sapendo che nessuno mi crede.
Me ne fregherò di sembrare scemo o furbo.
E' il momento di essere chiari.Come sei chiara tu.
Credo sia il momento di tirare fuori quel che si è.
Anche se non piace.
Anche se convince solo pochi.
Me ne frego.
Me ne frego del target,delle masse, dei numeri,dei "pezzi" da vendere.
Io sono stupido.
Continuo a chiamarle persone.Continuo a chiamarle Motociclette.
Perchè a me le persone piacciono.
Perchè a me le motociclette piacciono.
Come mi piaci tu.Che sei così nera.
Che t'ho raccattata da sotto un camion tutta pesta dopo un incidente.
E non t'ho buttata via.Non t'ho venduta a pezzi.E non ti vendo
neanche adesso.
Sto assieme a te.
Me ne vado in giro per i viali di periferia quando fa buio.
E guardo i palazzoni con le finestre illuminate.
E sento le buche di questa città.
E penso che c'è qualcuno che crede in quel che dico.
E penso che mi sento meno solo.
Eppoi smetto di pensare perchè è tardi.
Fa freddo.
Sono in riserva.
L'inverno è cominciato.
Domani ti scalderò più a lungo prima di uscire.
"Ma il sole torna sempre..."
Io lo vedo dalle ombre della ruggine.
Dal brillare che manca da troppo tempo.
Lo vedo da tutto il nero che sta, sempre più nero,
sotto al tuo motore.
Io lo vedo che invecchi.
Vedo l'olio che abbraccia lievemente tutto il lucido che avevi.
Sento che ogni tanto sei stanca. Come me.
Una ruga, un filo di grasso che ieri non c'era.
forse un pensiero. Che ieri era dolce ed oggi è come temporale.
Non c'entrano gli anni. Non c'entra la fatica.
C'entra quello che abbiamo visto.
Il male che ci hanno fatto.
Ma il sole torna sempre.
E delle volte ti vedo bambina.
Ti vedo come quel giorno, quando nascesti nella mia vita.
Con i raggi che brillavano nel sole.
(Carlo Talamo)
Dal brillare che manca da troppo tempo.
Lo vedo da tutto il nero che sta, sempre più nero,
sotto al tuo motore.
Io lo vedo che invecchi.
Vedo l'olio che abbraccia lievemente tutto il lucido che avevi.
Sento che ogni tanto sei stanca. Come me.
Una ruga, un filo di grasso che ieri non c'era.
forse un pensiero. Che ieri era dolce ed oggi è come temporale.
Non c'entrano gli anni. Non c'entra la fatica.
C'entra quello che abbiamo visto.
Il male che ci hanno fatto.
Ma il sole torna sempre.
E delle volte ti vedo bambina.
Ti vedo come quel giorno, quando nascesti nella mia vita.
Con i raggi che brillavano nel sole.
(Carlo Talamo)
La grandezza di un uomo...spero di avere un giorno la sua fortuna!
"E' un fatto che il mondo sia un pò stupido. Così uomini stupidi raccontano cose stupide che piacciono ad altri uomini stupidi. E il tutto ha una sua logica non priva di una certa tenerezza. Accade spesso che alcuni uomini interrogati sul loro successo si trovino a raccontare cose leggendarie a base di 'grande intuizione' e 'lucida intelligenza' e 'avevo capito prima di tutti'. Bah. Sono sicuro che chiedendo: "come hai fatto" ad uno che ha vinto la lotteria ci si troverebbe davanti alla sua grande intuizione e lucida intelligenza e storie così. Vincere la lotteria è un fatto di casualità. Fortuna. Ma la condizione essenziale per accedere alla vincita è l'acquisto del biglietto.
Ecco fatto: interrogatemi sul perchè sono riuscito ad avere fortuna nella mia piccola vita e vi dirò che avevo comprato il biglietto della lotteria. Ed ho vinto. Non avevo intuizioni, Ne intelligenza lucida. E non avevo capito nulla prima degli altri. Altrimenti forse adesso sarei a Papeete invece che a Milano ad importare motociclette. Motociclette che il caso mi aveva fatto incontrare quando non arrivavo neanche alle ginocchia di una Harley-Davidson.
E la passione ha trasformato il caso nel lavoro che ha cambiato la mia vita, la mia maniera di essere uomo, il mio stato economico. Quello sociale no che ancora mi metto le dita nel naso e dico parolacce. Come prima. E la povertà dei miei inizi mi portò a scegliere di non avere una agenzia pubblicitaria per promozionare la mia mercanzia. Decisi di far da solo. E siccome non sapevo cosa fare decisi di scrivere quello che pensavo. Quello che pensavo delle mie motociclette. Di me stesso. Della fidanzatina di quando avevo quattordici anni. Cose così. Sensa senso. Cose casuali.
E' capitato che queste cose buttate su delle pagine nere pubblicate a caso qua e la sui giornali che mi potevo permettere abbiano trovato persone che le hanno capite. Amate. Rispettate direi. E questo non è successo per caso ma perchè in quelle pubblicità avevo messo me stesso ed il mio cuore ed anche se non lo sapevo allora, c'era un sacco di gente pronta a capire le mie Harley e me.
(Carlo Talamo)
Ecco fatto: interrogatemi sul perchè sono riuscito ad avere fortuna nella mia piccola vita e vi dirò che avevo comprato il biglietto della lotteria. Ed ho vinto. Non avevo intuizioni, Ne intelligenza lucida. E non avevo capito nulla prima degli altri. Altrimenti forse adesso sarei a Papeete invece che a Milano ad importare motociclette. Motociclette che il caso mi aveva fatto incontrare quando non arrivavo neanche alle ginocchia di una Harley-Davidson.
E la passione ha trasformato il caso nel lavoro che ha cambiato la mia vita, la mia maniera di essere uomo, il mio stato economico. Quello sociale no che ancora mi metto le dita nel naso e dico parolacce. Come prima. E la povertà dei miei inizi mi portò a scegliere di non avere una agenzia pubblicitaria per promozionare la mia mercanzia. Decisi di far da solo. E siccome non sapevo cosa fare decisi di scrivere quello che pensavo. Quello che pensavo delle mie motociclette. Di me stesso. Della fidanzatina di quando avevo quattordici anni. Cose così. Sensa senso. Cose casuali.
E' capitato che queste cose buttate su delle pagine nere pubblicate a caso qua e la sui giornali che mi potevo permettere abbiano trovato persone che le hanno capite. Amate. Rispettate direi. E questo non è successo per caso ma perchè in quelle pubblicità avevo messo me stesso ed il mio cuore ed anche se non lo sapevo allora, c'era un sacco di gente pronta a capire le mie Harley e me.
(Carlo Talamo)
Francesco disse piastra e piastra fu!
Finalmente il calvario è finito! la piastra di sterzo ha trovato degno alloggio... la mia bimba pare che abbia gradito senza crisi di rigetto.
Ovviamente il primario dell'operazione è stato il socio (indispensabile ed insostituibile come sempre...) io mi sono limitato a fare l'infermiere di...garage!
La concitazione era quella delle importanti operazioni chirurgiche: il primario che suda, l'infermiere che bestemmia ed il supervisore che fotografa ed immortala l'evento. Smontiamo tutto, via il dado del canotto, allenta la vite della piastra superiore poi quella inferiore; via le forcelle via la piastra via il "cristo"...
Una piccola sistemata alle forcelle e in men che non si dica sono già fuori dal garage (l'operazione è volata ma la strada del ritorno l'ho comunque presa alle 00,40!!!)
Qui arriva il brutto: un paio di km a spinta per riportare la moto a casa dal garage del socio (ovviamente in leggera contropendenza, tanto per gradire...) ma comunque lo sforzo è stato degno del risultato.
Mentre me ne tornavo a casa a mezzanotte e mezza spossato e sudaticcio mi venivano in mente alcuni pensieri (in successione):
*La passione per la moto spinge gente a fare sforzi economici e fisici impensabili!
*Non l'avrei fatto per nessun'altra ragione!!
*La pendenza non sembrava così impegnativa!!!
*Ho la bocca felpata e la gola secca...tutto a vantaggio della minaccia influenzale in corso!!!!
*Se ci fosse il socio lo scivolo del garage non sarebbe così difficile!!!!!
Poi sono arrivato a casa accendo le luci in garage e senza nemmeno accorgermene il serbatoio è già sulla moto, appoggio il faro alle forcelle, sorreggendolo con la mano ed ecco cosa si presentava ai miei occhi...
...d'improvviso le cose si fanno chiare, quel disegno mentale privo di logica sembra avere un senso...la moto prende sempre più forma sempre più anima...
Ovviamente il primario dell'operazione è stato il socio (indispensabile ed insostituibile come sempre...) io mi sono limitato a fare l'infermiere di...garage!
La concitazione era quella delle importanti operazioni chirurgiche: il primario che suda, l'infermiere che bestemmia ed il supervisore che fotografa ed immortala l'evento. Smontiamo tutto, via il dado del canotto, allenta la vite della piastra superiore poi quella inferiore; via le forcelle via la piastra via il "cristo"...
Una piccola sistemata alle forcelle e in men che non si dica sono già fuori dal garage (l'operazione è volata ma la strada del ritorno l'ho comunque presa alle 00,40!!!)
Qui arriva il brutto: un paio di km a spinta per riportare la moto a casa dal garage del socio (ovviamente in leggera contropendenza, tanto per gradire...) ma comunque lo sforzo è stato degno del risultato.
Mentre me ne tornavo a casa a mezzanotte e mezza spossato e sudaticcio mi venivano in mente alcuni pensieri (in successione):
*La passione per la moto spinge gente a fare sforzi economici e fisici impensabili!
*Non l'avrei fatto per nessun'altra ragione!!
*La pendenza non sembrava così impegnativa!!!
*Ho la bocca felpata e la gola secca...tutto a vantaggio della minaccia influenzale in corso!!!!
*Se ci fosse il socio lo scivolo del garage non sarebbe così difficile!!!!!
Poi sono arrivato a casa accendo le luci in garage e senza nemmeno accorgermene il serbatoio è già sulla moto, appoggio il faro alle forcelle, sorreggendolo con la mano ed ecco cosa si presentava ai miei occhi...
...d'improvviso le cose si fanno chiare, quel disegno mentale privo di logica sembra avere un senso...la moto prende sempre più forma sempre più anima...
domenica 11 gennaio 2009
Mal di gola...
Saranno state le inalazioni di vernice e di diluente nitro, sarà stato il freddo dentro e fuori dall'officina, o forse solo un po di influenza... so solo che oggi ho un mal di gola che non riesco nemmeno a parlare!
Report del weekend: piastra di sterzo inferiore carteggiata e verniciata in nero opaco; devo dare l'ultima mano di fondo al codone ma per il resto sembra già ottimo; il parafango anteriore -una new entry- ancora non è perfetto ma manca poco.
Conto di completare tutti i lavori alle sovrastrutture entro la settimana cosi la settimana prossima porto tutto dal carrozziere. Ho già stabilito il colore: bianco perla, quello della Lancia Delta HF Evoluzione di qualche anno fa...
Report del weekend: piastra di sterzo inferiore carteggiata e verniciata in nero opaco; devo dare l'ultima mano di fondo al codone ma per il resto sembra già ottimo; il parafango anteriore -una new entry- ancora non è perfetto ma manca poco.
Conto di completare tutti i lavori alle sovrastrutture entro la settimana cosi la settimana prossima porto tutto dal carrozziere. Ho già stabilito il colore: bianco perla, quello della Lancia Delta HF Evoluzione di qualche anno fa...
domenica 4 gennaio 2009
Prime foto della Ma-Stro Vintàge
venerdì 19 dicembre 2008
Checkered flag tape...
Checkered Flag Tape - è questa la parolina magica che mi ha permesso di trovare su Ebay un rotolino di adesivo scacchettato:
Un venditore gentilissimo ha detto che la banda adesiva (lunga 13 mt circa) la usano per allestire i taxi americani, biciclette, pickup...
Ed io per la mia Caffettiera da corsa!
Un venditore gentilissimo ha detto che la banda adesiva (lunga 13 mt circa) la usano per allestire i taxi americani, biciclette, pickup...
Ed io per la mia Caffettiera da corsa!
venerdì 12 dicembre 2008
12/12/2006
Circa 2 anni fa mio padre mi disse: "...quando andiamo in officina a fare i pezzi per la moto?"
La frase risulta assurda visto che ci la pronunciava in genere ero io e che la situazione in cui mi trovavo non era quella usuale: mio padre infatti era morente in un letto di ospedale ed io con gli occhi gonfi di pianto gli stringevo la mano oramai stremato dalle tante notti passate ad assisterlo. Quella mano da cui ho ricevuto tanto, non più vigorosa ma esperta ed ancora vogliosa di lavorare, quella mano che mi ha dato l'unico schiaffo della sua vita, che mi ha aiutato a tirare su la moto quando sono caduto...
Erano gli ultimi dei quarantadue giorni che hanno strappato mio padre dalla mia vita. Quarantadue giorni che ci hanno avvicinato come mai in 27 anni.
Pensare che pochi mesi prima io e lui eravamo così distanti, così poco legati, quasi non ci parlavamo.
Mio padre si è spento il 12 dicembre alle ore 3 del mattino, gli sono stato vicino fino a poche ore prima, lo ricordo nella camera ardente, e poi quando hanno chiuso la bara. Sempre li, sempre con lo sguardo fisso, cercando di essere forte, di non crollare.
Ancora oggi non mi perdono tutte le delusioni che gli ho provocato: quando ho abbandonato l'università a metà, quando ho comprato la moto senza dire nulla a casa, i continui litigi degli ultimi mesi...
Chissà, se glielo avessi detto, forse, avrebbe capito, forse sarebbe stato meglio, forse avrei potuto cancellare la delusione...forse sarei stato meglio io...ora...ma lui non c'è comunque, io continuo a cercarlo, quando sono in officina, il suo odore c'è, quando lavoro al tornio sento le sue mani, quando piango di notte forse mi sente...non passa giorno che non pensi a lui, cerco di rivivere i sorrisi, le espressioni, i momenti che ci hanno avvicinato, e quelli che ci hanno diviso; ogni giorno vedo il ricordo che sfuma sempre di più ma il nodo in gola rimane, la tristezza rimane, la paura rimane.
Questo post, questo blog, questa moto è tutto dedicato a lui. E' grazie lui che tutto quello che è stato fatto e quello che farò è stato e sarà possibile.
...Ed anche se la mia vita ora non è stupenda come prima, beh, devo comunque essergli grato perche di meglio non avrebbe potuto fare.
Grazie babbo!
La frase risulta assurda visto che ci la pronunciava in genere ero io e che la situazione in cui mi trovavo non era quella usuale: mio padre infatti era morente in un letto di ospedale ed io con gli occhi gonfi di pianto gli stringevo la mano oramai stremato dalle tante notti passate ad assisterlo. Quella mano da cui ho ricevuto tanto, non più vigorosa ma esperta ed ancora vogliosa di lavorare, quella mano che mi ha dato l'unico schiaffo della sua vita, che mi ha aiutato a tirare su la moto quando sono caduto...
Erano gli ultimi dei quarantadue giorni che hanno strappato mio padre dalla mia vita. Quarantadue giorni che ci hanno avvicinato come mai in 27 anni.
Pensare che pochi mesi prima io e lui eravamo così distanti, così poco legati, quasi non ci parlavamo.
Mio padre si è spento il 12 dicembre alle ore 3 del mattino, gli sono stato vicino fino a poche ore prima, lo ricordo nella camera ardente, e poi quando hanno chiuso la bara. Sempre li, sempre con lo sguardo fisso, cercando di essere forte, di non crollare.
Ancora oggi non mi perdono tutte le delusioni che gli ho provocato: quando ho abbandonato l'università a metà, quando ho comprato la moto senza dire nulla a casa, i continui litigi degli ultimi mesi...
Chissà, se glielo avessi detto, forse, avrebbe capito, forse sarebbe stato meglio, forse avrei potuto cancellare la delusione...forse sarei stato meglio io...ora...ma lui non c'è comunque, io continuo a cercarlo, quando sono in officina, il suo odore c'è, quando lavoro al tornio sento le sue mani, quando piango di notte forse mi sente...non passa giorno che non pensi a lui, cerco di rivivere i sorrisi, le espressioni, i momenti che ci hanno avvicinato, e quelli che ci hanno diviso; ogni giorno vedo il ricordo che sfuma sempre di più ma il nodo in gola rimane, la tristezza rimane, la paura rimane.
Questo post, questo blog, questa moto è tutto dedicato a lui. E' grazie lui che tutto quello che è stato fatto e quello che farò è stato e sarà possibile.
...Ed anche se la mia vita ora non è stupenda come prima, beh, devo comunque essergli grato perche di meglio non avrebbe potuto fare.
Grazie babbo!
mercoledì 10 dicembre 2008
Ed ora...poesia...
Succede così.
Succede molto spesso.
Che il mondo diventi scuro.
E le giornate di ferro.
Io me ne frego.
Io c'ho la moto.
Che è bassa.
Con le cromature.
Nerissima.
Che con le vibrazioni ci sposto la dentiera a quella del quarto piano.
Io con la mia moto ci vado a spasso.
Da solo.
Non guardo nessuno.
Soltanto quello che stà oltre la strada.
Mi piaccion le pecore.
E molto le galline.
I contadini nei campi.
E se vedo le margherite tiro su forte col naso.
Spesso non sento nulla.
A volte mi aspiro un moscerino.
Quando ci son le curve guardo l'asfalto e le sue buche.
Il suo colore.
E quando piove tiro due bestemmie e poi penso che non importa.
E dopo sull'autostrada mentre me ne torno a casa,mi allungo sulla sella e godo il suono di sto motorone che gira basso.
E spinge forte,come quando mio padre mi prendeva a calci.
Il mondo è dolce stasera.
La vita è bella stasera.
La città la attraverso a zigozago per fare più lunga la strada del ritorno.
(Carlo Talamo)
Succede molto spesso.
Che il mondo diventi scuro.
E le giornate di ferro.
Io me ne frego.
Io c'ho la moto.
Che è bassa.
Con le cromature.
Nerissima.
Che con le vibrazioni ci sposto la dentiera a quella del quarto piano.
Io con la mia moto ci vado a spasso.
Da solo.
Non guardo nessuno.
Soltanto quello che stà oltre la strada.
Mi piaccion le pecore.
E molto le galline.
I contadini nei campi.
E se vedo le margherite tiro su forte col naso.
Spesso non sento nulla.
A volte mi aspiro un moscerino.
Quando ci son le curve guardo l'asfalto e le sue buche.
Il suo colore.
E quando piove tiro due bestemmie e poi penso che non importa.
E dopo sull'autostrada mentre me ne torno a casa,mi allungo sulla sella e godo il suono di sto motorone che gira basso.
E spinge forte,come quando mio padre mi prendeva a calci.
Il mondo è dolce stasera.
La vita è bella stasera.
La città la attraverso a zigozago per fare più lunga la strada del ritorno.
(Carlo Talamo)
sabato 6 dicembre 2008
Ho comprato il faro!!!
Ecco in anteprima le immagini del faro che monterò sulla mia creatura:
E' lo stesso faro della bellissima Ducati MH 900 evoluzione uscita dalla mano di Pierre Terblanche, discusso designer della Ducati, padre della 999/749, della Multistrada, delle Sport Classic e della Hypermotard (...un curriculum da niente!).
Ovviamente acquistato in Germania su Ebay, dovrebbe essere qui tra una settimana!
E' lo stesso faro della bellissima Ducati MH 900 evoluzione uscita dalla mano di Pierre Terblanche, discusso designer della Ducati, padre della 999/749, della Multistrada, delle Sport Classic e della Hypermotard (...un curriculum da niente!).
Ovviamente acquistato in Germania su Ebay, dovrebbe essere qui tra una settimana!
mercoledì 3 dicembre 2008
Cronaca di una sera di ordinaria follia col socio...
Succede spesso quando il sole è già sceso da molte ore, il freddo e l'umidità iniziano a tarlare le ossa, e le puzze dei materiali compositi iniziano a fermentare nell'aria...accade sempre cosi, si mescola la chimica alla fantasia, la mano all'ingegno, l'impegno alla passione ed il gioco è fatto.
E' cosi che escono fuori sere come quella di ieri, due amici, due soci in affari inesistenti, un garage freddo pieno zeppo di moto d'epoca, e qualche mozzicone di sigaretta. Sono sere che non cambierei nemmeno per stare con la più grande gnocca della TV; sere che sanno di felicità d'altri tempi, di soddisfazioni, di bestemmie...!
Siamo noi da soli, con le nostre crature, le nostre mani, i nostri sguardi attenti... e non importa se il giorno dopo avrò le borse sotto gli occhi, oppure se la notte dormirò cinque ore...
Mio padre diceva sempre che creare una forma, un pezzo, un oggetto, ti fa sentire come se fossi Dio...!
Ecco un reportage di una sera da...Dio!
E' cosi che escono fuori sere come quella di ieri, due amici, due soci in affari inesistenti, un garage freddo pieno zeppo di moto d'epoca, e qualche mozzicone di sigaretta. Sono sere che non cambierei nemmeno per stare con la più grande gnocca della TV; sere che sanno di felicità d'altri tempi, di soddisfazioni, di bestemmie...!
Siamo noi da soli, con le nostre crature, le nostre mani, i nostri sguardi attenti... e non importa se il giorno dopo avrò le borse sotto gli occhi, oppure se la notte dormirò cinque ore...
Mio padre diceva sempre che creare una forma, un pezzo, un oggetto, ti fa sentire come se fossi Dio...!
Ecco un reportage di una sera da...Dio!
martedì 2 dicembre 2008
Pausa di riflessione
Piombata sul progetto, leggera, eterea, devastante.
Da giorni non riesco a pubblicare nemmeno un post, non una foto significativa, non un avanzamento nel disegno...pausa!
E' un momento necessario una sorta di quiete prima della tempesta, ora si deve iniziare a fare sul serio, ora non si torna indietro più...un bel respiro...
Riassumento la situazione è questa:
Modifiche gia apportate
-Ho montato i semimanubri di una Suzuki SV 650 S
-Ho comprato i tubi in treccia metallica di una Aprilia RSV 1000 (...corti, da cambiare!)
-Il mitico Socio ha restaurato alla perfezione uno dei due fianchetti della Honda cb 400 bicilindrica
-Ho realizzato sempre insieme al socio l'alloggiamento del faro e sto pensando ad un portaoggetti sottosella
-Mi sto procurando una piastra inferiore per poter montare quella superiore lucidata a specchio.
Modifiche da apportare
-Segare il telaio (...AIUTO!)
-Realizzare le staffe per le nuove pedaline.
-Realizzare una struttura per montare i fianchetti.
-Acquistare il faro anteriore (probabilmente quello di una Honda Hornet 900 o di una Suzuki SV 650 oppure quello di una Cagiva Raptor650/1000).
-Lucidare il forcellone posteriore, le piastre motore, i tamponi paratelaio, a specchio.
-Realizzare le staffe reggi faro.
-Verniciare tutte le sovrastrutture.
C'è da riflettere, ma comunque oggi conto di pubblicare una foto della moto.
Da giorni non riesco a pubblicare nemmeno un post, non una foto significativa, non un avanzamento nel disegno...pausa!
E' un momento necessario una sorta di quiete prima della tempesta, ora si deve iniziare a fare sul serio, ora non si torna indietro più...un bel respiro...
Riassumento la situazione è questa:
Modifiche gia apportate
-Ho montato i semimanubri di una Suzuki SV 650 S
-Ho comprato i tubi in treccia metallica di una Aprilia RSV 1000 (...corti, da cambiare!)
-Il mitico Socio ha restaurato alla perfezione uno dei due fianchetti della Honda cb 400 bicilindrica
-Ho realizzato sempre insieme al socio l'alloggiamento del faro e sto pensando ad un portaoggetti sottosella
-Mi sto procurando una piastra inferiore per poter montare quella superiore lucidata a specchio.
Modifiche da apportare
-Segare il telaio (...AIUTO!)
-Realizzare le staffe per le nuove pedaline.
-Realizzare una struttura per montare i fianchetti.
-Acquistare il faro anteriore (probabilmente quello di una Honda Hornet 900 o di una Suzuki SV 650 oppure quello di una Cagiva Raptor650/1000).
-Lucidare il forcellone posteriore, le piastre motore, i tamponi paratelaio, a specchio.
-Realizzare le staffe reggi faro.
-Verniciare tutte le sovrastrutture.
C'è da riflettere, ma comunque oggi conto di pubblicare una foto della moto.
mercoledì 26 novembre 2008
Sono su Brand-New Cafe!
Quando si dice il potere della rete... ho stretto amicizia con un ragazzo giapponese veramente molto bravo!Ha allestito una special meravigliosa, una cafe racer, e dalle foto sembra che abbia anche un ottimo manico!!! Ha aggiunto al suo blog un link che rimanda direttamente al mio blog.
Onorato, ho pensato di ringraziarlo pubblicando un post col suo link:
http://bnc-web.blogspot.com/
Onorato, ho pensato di ringraziarlo pubblicando un post col suo link:
http://bnc-web.blogspot.com/
La mia Honda invece sembrerà una Ducati...
Quando c'avevo quindici anni e a rivoltarmi non
mettevo insieme un cinquemila
m'ero messo in mente che era giunto il momento di
una Harley.
"Ahbbè" mi dissi "Si vive una volta sola".
"Eppoi co'na moto così, vedrai le sbarbine".
Eggià, oltre che non c'avevo una lira,
che ero un pò ritardato
e che pesavo quaranta chili,
stavo messo a schifo a donne.
Cosa leggera leggera, dovuta non tanto al deserto
della mia intelligenza
quanto al disprezzo per il sapone.
Non è che c'avessi li pidocchi, però ero coperto
da uno strato di grasso e morchia figlio delle tante
volte che avevo smontato
e rimontato la Gilera.
Ne andavo orgoglioso della mia Gilera.
Bei tempi.
Mi diminuivo gli anni allora: tutti dicevano
"Però er Carletto è forte n'sacco
(Si si abitavo a Roma)
p'aavecce sortanto undici anni".
E di fatti p'aavecce undici ero forte,ma siccome
andavo per i sedici
dovevo essere un pò indietro in tabella.
Adesso non è più così, adesso me li aggiungo gli anni:
dico che ne ho quarantacinque e tutti a farmi i
complimenti, e
"Come te li porti bene e sembri un ragazzino" e
gridolini.
Lo credo che me li porto bene ne ho otto in meno!
Però qualche sera fa quando ho dichiarato la mia età
(aumento 20%) nessuno ha gridolinato meraviglia.
Ho sentito solo un vago "Eh gia".
Da tre giorni vado guardando le pubblicità dei
parrucchini e ho comprato i pantaloncini corti con i bottoni e le
galosce gialle.
Giusto per rinfrescarmi un pò.
Ma questa è un'altra storia.
Ero rimasto alla mia Gilera.
E all'Harley che rimase un sogno doloroso per molto
tempo ancora. Costava otto milioni contro
le seicento mila di una utilitaria.
Tanti soldi e tanti lividi
per via delle borsettate che mi diede
mammà quando le chiesi
"Sai solo un piccolo prestito, naturalmente restituirò
tutto. Come sempre!"
Ancora massacrato reagii al dolore verniciando il
casco a stelle e strisce come Peter Fonda e
poi saldai uno schienale esagerato dietro alla Gilera
e gli costruii un manubrio che neanche c'arrivavo.
Poi coi risparmi di una vita comprai un serbatoio
dell'Harley con tanto di adesivi e mi sentivo più bello di un
americano.
Mia madre vide l'Harley che però era una Gilera che
c'aveva un libretto che sembrava 'na pagina gialla e mi riempì ancora di
botte urlandomi
"Ladro dove li hai rubati otto milioni per comprare
l'Harley". "Mamma è una Gil..." "Zitto porco li avrai rubati
dalla mia borsa" "Ma mamma è una Gile..."
E ancora botte e borsettate.
Sono passati vent' anni, ma quando mia madre
guarda la Numero Uno e le centinaia di Harley Davidson colorate
che stan di casa qui fà come per alzare le mani e poi stringe la borsa
con più forza e ancora non è convinta che siano tutte Gilere."
(Carlo Talamo)
mettevo insieme un cinquemila
m'ero messo in mente che era giunto il momento di
una Harley.
"Ahbbè" mi dissi "Si vive una volta sola".
"Eppoi co'na moto così, vedrai le sbarbine".
Eggià, oltre che non c'avevo una lira,
che ero un pò ritardato
e che pesavo quaranta chili,
stavo messo a schifo a donne.
Cosa leggera leggera, dovuta non tanto al deserto
della mia intelligenza
quanto al disprezzo per il sapone.
Non è che c'avessi li pidocchi, però ero coperto
da uno strato di grasso e morchia figlio delle tante
volte che avevo smontato
e rimontato la Gilera.
Ne andavo orgoglioso della mia Gilera.
Bei tempi.
Mi diminuivo gli anni allora: tutti dicevano
"Però er Carletto è forte n'sacco
(Si si abitavo a Roma)
p'aavecce sortanto undici anni".
E di fatti p'aavecce undici ero forte,ma siccome
andavo per i sedici
dovevo essere un pò indietro in tabella.
Adesso non è più così, adesso me li aggiungo gli anni:
dico che ne ho quarantacinque e tutti a farmi i
complimenti, e
"Come te li porti bene e sembri un ragazzino" e
gridolini.
Lo credo che me li porto bene ne ho otto in meno!
Però qualche sera fa quando ho dichiarato la mia età
(aumento 20%) nessuno ha gridolinato meraviglia.
Ho sentito solo un vago "Eh gia".
Da tre giorni vado guardando le pubblicità dei
parrucchini e ho comprato i pantaloncini corti con i bottoni e le
galosce gialle.
Giusto per rinfrescarmi un pò.
Ma questa è un'altra storia.
Ero rimasto alla mia Gilera.
E all'Harley che rimase un sogno doloroso per molto
tempo ancora. Costava otto milioni contro
le seicento mila di una utilitaria.
Tanti soldi e tanti lividi
per via delle borsettate che mi diede
mammà quando le chiesi
"Sai solo un piccolo prestito, naturalmente restituirò
tutto. Come sempre!"
Ancora massacrato reagii al dolore verniciando il
casco a stelle e strisce come Peter Fonda e
poi saldai uno schienale esagerato dietro alla Gilera
e gli costruii un manubrio che neanche c'arrivavo.
Poi coi risparmi di una vita comprai un serbatoio
dell'Harley con tanto di adesivi e mi sentivo più bello di un
americano.
Mia madre vide l'Harley che però era una Gilera che
c'aveva un libretto che sembrava 'na pagina gialla e mi riempì ancora di
botte urlandomi
"Ladro dove li hai rubati otto milioni per comprare
l'Harley". "Mamma è una Gil..." "Zitto porco li avrai rubati
dalla mia borsa" "Ma mamma è una Gile..."
E ancora botte e borsettate.
Sono passati vent' anni, ma quando mia madre
guarda la Numero Uno e le centinaia di Harley Davidson colorate
che stan di casa qui fà come per alzare le mani e poi stringe la borsa
con più forza e ancora non è convinta che siano tutte Gilere."
(Carlo Talamo)
martedì 25 novembre 2008
La favola del brutto anatroccolo...
Chi mai l'avrebbe detto...? Che quel pulcino spennato, nero ed anche un po bruttino un giorno, crescendo, sarebbe diventato un meraviglioso cigno? Bah...solo una favoletta x bambini, nella realta chi nasce brutto muore brutto, non c'è verso, ma a volte...
Questa infatti è la storia di una piastra di sterzo espiantata da una Honda Hornet, disprezzata da tutta Ebay, con il suo glorioso passato ormai da dimenticare ed un incerto futuro...
Eccola tutta sola che ancora vagava per l'inghilterra, in uno motodemolitore della periferia di Londra, tutta nera e malconcia:
Poi un cattivone la vide e la prese con se. la porto in un posto segreto lontano da tutti. Le sue intenzioni perverse lo hanno portato a mutilarla, torturarla con macchinari rumorosi, ed infine a farla diventare ciò che è ora
...e vissero tutti felici e contenti...
Tranne me! la piastra è di una Honda Hornet m.y. 2002 e non va d'accordo con la mia m.y. 1999.
La favola ricomincia...
Questa infatti è la storia di una piastra di sterzo espiantata da una Honda Hornet, disprezzata da tutta Ebay, con il suo glorioso passato ormai da dimenticare ed un incerto futuro...
Eccola tutta sola che ancora vagava per l'inghilterra, in uno motodemolitore della periferia di Londra, tutta nera e malconcia:
Poi un cattivone la vide e la prese con se. la porto in un posto segreto lontano da tutti. Le sue intenzioni perverse lo hanno portato a mutilarla, torturarla con macchinari rumorosi, ed infine a farla diventare ciò che è ora
...e vissero tutti felici e contenti...
Tranne me! la piastra è di una Honda Hornet m.y. 2002 e non va d'accordo con la mia m.y. 1999.
La favola ricomincia...
Meglio guardarsi le spalle...
Oggi come oggi essere un motociclista non è cosa facile: le auto ti danno la considerazione di un moscerino per non parlare di autobus camion...tanto alla fine quello che ci rimette è il motociclista:"...di sicuro quello della moto correva come un matto...!"
Facile dire cosi quando il "matto" non può controribattere. E' vero pure che il motociclista è quello che in genere va da un punto A ad un punto B nel minor tempo possibile scegliendo la strada più tortuosa; i limiti sono fatti per essere superati!
Bisogna perciò che ogni motociclista si guardi le spalle da solo (...e con stile!)
Dove prendere questo accessorio unico, in puro stile cafe racer, inimitabile, possibilmente bello da far cadere la mandibola...?Ovviamente in officina!
Partiamo dall'inizio: vado su Ebay, ormai tappa fissa per i miei approvvigionamenti, cerco lo specchietto da fine manubrio, quello Rizoma per intendersi, vedo il prezzo, apro il portafogli, chiudo il portafogli, chiudo Ebay, apro Autocad e me lo progetto da solo.
Prendo uno specchietto du una Fiat Uno sapientemente tagliato da un vetraio (€6,00), due cerniere sferiche in ferro zincato (totale €16,00) un poi di pezzi cilindrici di alluminio, una manciata di inventiva, un po di fantasia, ed ecco fatto:
Facile dire cosi quando il "matto" non può controribattere. E' vero pure che il motociclista è quello che in genere va da un punto A ad un punto B nel minor tempo possibile scegliendo la strada più tortuosa; i limiti sono fatti per essere superati!
Bisogna perciò che ogni motociclista si guardi le spalle da solo (...e con stile!)
Dove prendere questo accessorio unico, in puro stile cafe racer, inimitabile, possibilmente bello da far cadere la mandibola...?Ovviamente in officina!
Partiamo dall'inizio: vado su Ebay, ormai tappa fissa per i miei approvvigionamenti, cerco lo specchietto da fine manubrio, quello Rizoma per intendersi, vedo il prezzo, apro il portafogli, chiudo il portafogli, chiudo Ebay, apro Autocad e me lo progetto da solo.
Prendo uno specchietto du una Fiat Uno sapientemente tagliato da un vetraio (€6,00), due cerniere sferiche in ferro zincato (totale €16,00) un poi di pezzi cilindrici di alluminio, una manciata di inventiva, un po di fantasia, ed ecco fatto:
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