martedì 13 gennaio 2009

Che bella malattia la Moto!

Forse è un incantesimo.
Forse m'hanno fatto la fattura.
Forse devo andare dal medico.
Forse lo trovo bravo.Il medico.
Forse mi guarisce.
Forse torno ad apprezzare la vita.
Forse capisco finalmente che il mondo corre avanti.
Forse scopro che non ci si può rintanare tra le braccia di tre quintali
di ferro e saldature.
Forse mi evolvo e mi intelligentisco un poco.
Forse lo faccio per davvero.
Forse lo faccio già domani.
Forse,invece me ne frego.
E continuo così.
A scuotere il culo su stò telaio senza sospensioni.
A godere di quanto sei nera.
A sbattermene di quelli che ti prendono in giro.
Che prendono in giro anche mè.
Continuerò a parlarti aspettando le tue risposte.
E continuerò a dirlo sapendo che nessuno mi crede.
Me ne fregherò di sembrare scemo o furbo.
E' il momento di essere chiari.Come sei chiara tu.
Credo sia il momento di tirare fuori quel che si è.
Anche se non piace.
Anche se convince solo pochi.
Me ne frego.
Me ne frego del target,delle masse, dei numeri,dei "pezzi" da vendere.
Io sono stupido.
Continuo a chiamarle persone.Continuo a chiamarle Motociclette.
Perchè a me le persone piacciono.
Perchè a me le motociclette piacciono.
Come mi piaci tu.Che sei così nera.
Che t'ho raccattata da sotto un camion tutta pesta dopo un incidente.
E non t'ho buttata via.Non t'ho venduta a pezzi.E non ti vendo
neanche adesso.
Sto assieme a te.
Me ne vado in giro per i viali di periferia quando fa buio.
E guardo i palazzoni con le finestre illuminate.
E sento le buche di questa città.
E penso che c'è qualcuno che crede in quel che dico.
E penso che mi sento meno solo.
Eppoi smetto di pensare perchè è tardi.
Fa freddo.
Sono in riserva.
L'inverno è cominciato.
Domani ti scalderò più a lungo prima di uscire.

1 commento:

Luonthebike ha detto...

Il poeta era Carlo Talamo
ricordo la foto della moto, non mi piacevano le HD ma quella, dopo aver letto, era bellissima.
Ad un grande poeta, R.I.P.